ecografia mammaria
Ecografia Mammaria a Roma
Studio Radiologico Libia
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    Ecografia Mammaria

    Cos'è una ecografia mammaria?

    L’ecografia mammaria è un esame di diagnostica per immagini che si basa sull’emissione di ultrasuoni a bassa frequenza e alta intensità che si esegue per indagare sullo stato di salute del seno, e nello specifico sulla ghiandola mammaria e sui linfonodi del cavo ascellare per individuare eventuali formazioni a contenuto liquido o solido.

    Assieme alla mammografia (di cui l’ecografia mammaria è un esame complementare, non alternativo), è un’indagine di primo livello per lo studio e la diagnosi precoce delle patologie a carico della mammella. Il carcinoma della mammella, infatti, è il tumore più frequente nelle donne e riguarda il trenta per cento della popolazione femminile.
    È utile come prevenzione da attuarsi come screening routinario per le donne che hanno un’età inferiore ai quarant’anni. In presenza di un’importante familiarità, è consigliata a partire dai ventotto-trenta anni.
    Il consiglio è di fare un’ecografia bilaterale al seno annualmente tra i quaranta e i cinquant’anni e con cadenza biennale oltre i cinquant’anni.

    L’ecografia mammaria offre ottime informazioni riguardo alla situazione fibrosa. Per questo motivo si preferisce alla mammografia nelle pazienti più giovani, in quanto in età meno avanzata il tessuto ghiandolare è più denso, cioè il seno è caratterizzato da maggiore presenza di tessuto ghiandolare rispetto a tessuto grasso.
    Oltre che come controllo routinario, l’ecografia mammaria può essere un’indagine di secondo livello in seguito a una mammografia e al riscontro di un’alterazione sospetta.
    È dunque utilizzata per valutare addensamenti rilevati con la mammografia, in caso di lesioni mammarie sospette in donne in gravidanza, per diagnosticare e monitorare mastiti e ascessi mammari, per guidare prelievi bioptici mammari o linfonodali, controllare la mammella operata e protesi mammarie.

    Ricordiamo che è anche utile per studiare patologie mammarie nell’uomo, quali la ginecomastia o formazioni solide tumorali, le quali, benché rare, possono colpire anche il sesso maschile.

    Come si esegue una ecografia mammaria

    L’ecografia mammaria non è un esame invasivo, non comporta rischi, è totalmente indolore, è semplice e non ha controindicazioni di alcun genere.
    È infatti un esame privo di radiazioni ionizzanti ed è quindi estremamente sicuro e senza rischi.
    Gli ultrasuoni non provocano danni e quindi è considerato un esame a cui tutti possono sottoporsi e ripetere, anche le donne in gravidanza.

    Non richiede alcuna preparazione particolare e può essere svolto in qualsiasi momento del mese, anche se in genere si preferisce eseguirlo in fase post-mestruale prima dell’ovulazione, tra il quinto e il dodicesimo giorno del ciclo.
    Il paziente viene fatto sdraiare supino, a torace scoperto, su un lettino, con le braccia raccolte sopra la testa, di modo che la ghiandola mammaria si possa appiattire. Le mammelle poi vengono cosparse di un sottile strato di gel acquoso.

    La procedura richiede l’utilizzo di una sonda ecografica appositamente studiata per i tessuti molli, la quale emette ultrasuoni a bassa frequenza e ad alta intensità. Rimbalzando sugli organi e sui tessuti della zona da esplorare, le onde sonore producono un’eco che forma un’immagine bidimensionale del tessuto mammario, visualizzabile su uno schermo.
    Gli ultrasuoni vengono riflessi in modo diverso a seconda del tessuto che incontrano; in questo modo è possibile stabilire se eventuali noduli sono di natura solida (benigni come i fibroadenomi, o maligni, come i carcinomi) o di natura liquida (in genere cisti, con bassa probabilità di rivelarsi lesioni tumorali).
    Il gel utilizzato serve per far aderire meglio la sonda alla cute ed evitare che l’aria interposta possa bloccare gli ultrasuoni. In questo modo è possibile inviare immagini di migliore qualità al monitor.

    La durata dell’intero esame è di circa quindici-venti minuti, durante i quali il medico specialista procede all’analisi delle mammelle un quadrante per volta.
    Una volta terminato l’esame, il paziente non deve restare in osservazione e può subito tornare a casa e riprendere le sue attività consuete.
    Vogliamo ricordare che, quando ci si deve sottoporre a ecografia mammaria, è bene portare con sé i referti delle ultime ecografie e mammografie eseguite, cosicché il medico possa valutare se eventuali anomalie siano di nuova formazione o preesistenti.

    Devi fare una ecografia mammaria?